Biglietti Steve Hackett

Steve Hackett è uno dei grandi nomi della scena musicale a cavallo tra gli anni sessanta e il decennio successivo. A consegnargli gloria imperitura è stato in particolare il suo lavoro all'interno dei Genesis. Il suo inconfondibile sound è stato in effetti uno dei leitmotiv della saga intessuta dalla band in particolare all'inizio degli anni settanta quando il gruppo è esploso a livello mondiale. Proprio per questo, i biglietti per i concerti di Steve Hackett sono ancora oggi oggetto di desiderio da parte di un vasto nugolo di fan formato da anziani e giovani ammiratori, pronti a non perdersi una nota dei suoi concerti.

Hackett è attualmente impegnato nel suo tour 2019, partito il 22 aprile. In totale, 17 paesi per 83 concerti di cui quattro anche in Italia: Genova, Pordenone, Mantova, Firenze e Roma le città designate a ospitare i suoi live. 

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L'inconfondibile chitarra dei Genesis

Steve Hackett è nato a Pimlico nel febbraio del 1950. Appassionato di musica classica, abbraccia lo studio della chitarra come autodidatta cercando di riprodurre sonorità molto diverse da quelle in voga all'epoca. Dopo aver militato in alcuni gruppi della scena alternativa pubblica un annuncio su un giornale con il preciso fine di trovare compagni in grado di condividere le sue ispirazioni. La risposta arriva dai Genesis, gruppo di rock progressivo in fase di ascesa. Il risultato della collaborazione non tarda ad arrivare sotto forma di "Nursery Crime", il primo vero successo internazionale della band e considerato ancora oggi uno degli album più importanti in assoluto nella storia del rock.

Dai successi con i Genesis alla carriera da solista

Se "Nursery Crime" stupisce letteralmente la critica musicale, è la successiva manciata di lavori in studio a confermare lo stato di grazia che attraversano i Genesis tra il 1971 e il 1974. Vere e proprie pietre miliari in cui la confezione musicale di assoluta eccezione si mescola con testi caratterizzati da impegno politico e grande qualità letteraria. In particolare vanno ricordati "Foxtrot" (1972), "Selling England by the Pound" (1973) e "The Lamb Lies Down on Broadway" in cui la mano di Hackett a livello compositivo è assolutamente vistosa. Il periodo di grazia si spezza all'improvviso nel 1976 a seguito di una serie di dissapori tra i membri del gruppo anche dovuti alla voglia di intraprendere nuove direzioni artistiche. Dissapori tali da spingere il chitarrista a prendere atto dell'impossibilità di portare avanti le sue idee e, di conseguenza, a lasciare la band. La decisione è accolta come una tragedia dai milioni di fan sparsi in ogni parte del globo ma questa scelta non comporta la fine della sua carriera. Nel periodo successivo, infatti, Steve Hackett intraprende una strada da solista che gli permette di rinsaldare il legame con i vecchi fan. E non si può certo dire che la carriera da solista non sia stata prolifica: sono venticinque gli album realizzati da quando ha lasciato i Genesis, dal primo "Voyage of the Acolyte" del 1975 fino all'ultimo lavoro, pubblicato nel gennaio 2019 e intitolato "At the edge of light".