Biglietti Nazionale di calcio dell'Italia

Azzurro, il colore della passione

La delusione per la mancata partecipazione ai mondiali russi del 2018 è definitivamente smaltita: gli azzurri hanno centrato la qualificazione per il prossimo grande appuntamento calcistico, i campionati europei del 2020. Decisiva è stata la vittoria all'Olimpico contro la Grecia che ha regalato alla nazionale il pass con tre turni di anticipo. Per una squadra che ci ha abituato a qualificazioni risicate, è certamente un ottimo biglietto da visita.

Roberto Mancini ha a disposizione un gruppo che è un interessante mix di esperienza e gioventù: Chiellini, Bonucci, Jorginho, Immobile, Insigne e Verratti sono le colonne portanti di questa squadra che può contare anche sulla freschezza dei vari El Shaarawy, Bernardeschi, Cristante, Donnarumma e delle ultime new entry Kean, Chiesa, Zaniolo, Barella e Sensi.

Il sorteggio dell'urna di Bucarest ha riservato Turchia, Svizzera e Galles per gi azzurri nel Gruppo A dei Campionati europei. Girone senza dubbio insiodoso ma certamente alla portata degli uomini di Mancini.

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Rivalità storiche

I più grandi rivali degli azzurri sono tradizionalmente due: Francia e Germania. Per entrambi i paesi, le motivazioni non sono esclusivamente sportive e sono spiegabili con il classico antagonismo nei confronti del vicino (nel caso dei "galletti") e con l’antagonismo tra le nazioni dell’Europa meridionale e quelle dell’Europa settentrionale (nel caso della "mannschaft"). La nazionale transalpina evoca ricordi negativi – come la sconfitta ai rigori ai quarti di finale del Mondiale '98 o la finale europea del 2000 – ma anche positivi come nel caso del Mondiale del 2006.

Lo stesso vale anche per i tedeschi anche se le statistiche sono tutte a nostro favore dato che la Germania non ha mai battuto gli azzurri in un incontro ufficiale. L'unica occasione nella quale hanno prevalso i tedeschi sono stati i quarti di finale dell'Europeo 2016 quando la nazionale di Joachim Löw si è imposta ai calci di rigore.

Quattro mondiali in bacheca

Gli azzurri sono la seconda nazionale per numero di titoli vinti (4) assieme alla Germania. I due primi campionati mondiali sono arrivati negli anni trenta quando la rappresentativa, allora guidata da Pozzo, si impose prima sulla Cecoslovacchia (2 – 1) e poi sull’Ungheria (4 – 2). A cavallo tra le due guerre, la passione per il calcio aveva già contagiato il paese e per le due finali di Roma e Parigi erano stati staccati più di 60 mila biglietti per l’Italia. Dopo la fine del conflitto, la selezione attraversò un periodo di transizione conclusosi solamente nel 1970, anno della netta sconfitta con il Brasile all’Azteca (4 – 1). Gli azzurri erano però destinati a tornare sul tetto del mondo qualche anno più tardi, nel 1982, quando la squadra di Bearzot piegò la Germania Ovest (3 – 1) davanti ai 90 mila del Bernabéu. Il terzo posto del 1990 e il secondo del 1994 negarono il trofeo a una generazione d’oro ma gli Dei del calcio avevano in serbo una sorpresa. Nel 2006 e in pieno caos post-calciopoli, la squadra di Marcello Lippi conquistò il quarto e finora ultimo mondiale con una sofferta vittoria ai rigori sulla Francia (5 – 3). Per la finalissima dell’Olympiastadion, erano stati venduti circa 40 mila biglietti per l’Italia che tornava a sollevare la coppa dopo 24 anni di digiuno.